Vincenzo Chianese costruisce barche da più di 40 anni.
Barche a vela bellissime che disegna, progetta e realizza in parte nel suo laboratorio ed in parte nel suo giardino.
Nel suo giardino c’è la sua Goletta che a suo dire è la sua donna, si chiama come sua moglie – Annamaria – sapete vero che le barche si battezzano con nomi di persona?
Il laboratorio di Vincenzo è il miraggio di tutti gli artigiani; modellini ovunque, libri antichi di velieri, colla, legno, polvere, gatti e un cane.
Mentre lo fotografavo dall’alto di uno scaletto mi guarda e dice
“Io ho un sogno.
Vorrei che qui si riempisse di acqua, che tutte le barche che vedi galleggiassero, ho anche quel faro che si accende. Fare una grande mostra, far partecipare tante persone.”
Vincenzo ha detto queste parole allargando le sue braccia e guardandosi tutto intorno.
Ho visto il mare, era lì nella visione di Vincenzo nelle sue braccia e nei suoi occhi.
A parte la commozione dentro di me ho sentito come il desiderio di aiutarlo.
Tornata nel mio studio ho contattato subito un mio amico architetto che mi ha detto, che aveva ragione Vincenzo, potrebbe essere molto molto costoso ed anche di difficile realizzazione.
Ho pensato che Vincenzo in tutti questi anni mentre lavorava pensava al mare, forse con i pensieri ha navigato tutti i mari del mondo.
Invito chi sta leggendo a farsi un giro nel laboratorio di Vincenzo.
Si trova a Melito di Napoli.
Fuori casa sua c’è scritto MOSTRA PERMANENTE e lui non aspetta altro che raccontarsi a chi saprà ascoltarlo.
La colonna sonora di questo articolo è stata Camminante di Vinicio Capossela.
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